Il coronavirus ha fatto anche cose buone

Visto che il nostro sport nazionale non è il calcio, ma la riabilitazione di cose negative, mi sono deciso ad allinearmi e ad elencare quelli che per me sono i lati positivi conseguenti a questa pandemia dovuta al coronavirus.

 

Al di là della catastrofe economica,  sanitaria e di costi in termini di perdite di vite umane, ci sono stati dei miglioramenti nella nostra società di cui forse avevamo davvero bisogno:

 

1 Ci ha mostrato quanto facciano schifo i mezzi di informazione in Italia

Non che non lo sapessimo già, ma abbiamo realmente compreso quanto siano scadenti i mass media in questa nazione. Testate giornalistiche nazionali che da un anno a questa parte hanno visto aumentare i propri ricavi grazie alle milioni di visualizzazioni generate da articoli riciclati, scritti con i piedi, catastrofisti, allarmisti e sempre allineati con il potere politico. Per non parlare poi delle trasmissioni tv in cui da mesi siamo costretti ad ascoltare messaggi sempre discordanti tra il virologo di turno e quello precedentemente interpellato. I virologi hanno assaporato la fama e non se ne vogliono più andare. Li intervistano su tutto, dal design agli orsocopi, dalle notizie di cronaca al meteo. Sono sicuro che tra un po’ faranno anche le figurine Panini dei virologi italiani. Come dimenticare quello più famoso? Quello che  ci tranquillizzava dicendo che l’Italia non avrebbe corso alcun rischio. E cosa dire del cat fighiting tra gang virologhe rivali? Semplicemente ridicoli.

 

2 Ci ha mostrato quanto siano ignoranti e aggressive le persone

Leonardo da Vinci è stato uno scienziato, filosofo, architetto, pittore, scultore, ingegnere, trattatista, anatomista, botanico, musicista. Se fosse stato anche virologo e allenatore di calcio avrebbe avuto le stesse competenze dell’italiano medio di oggi. In questi mesi abbiamo assistito a tutto e di più. Gente laureata all’università della strada che ci ha dato sui social lezioni di ogni tipo.  È stato solo grazie al coronavirus se abbiamo potuto fare le pulizie di primavera tra i contatti. Cosa dire poi degli sceriffi di stocazzo? Quelli che controllano qualunque cosa tu faccia solo per poter salire sul piedistallo e piantarsi una stelletta sul petto? Gente che dai balconi controlla ciò che fanno i vicini di casa, quelli che controllano se indossi un ffp1 o una ffp2, quelli che poi sono gli ultimi a rispettare le regole nel loro quotidiano. Le stesse persone che, se non fossero esistite, ci avrebbero consentito di debellare questo virus in pochi mesi.

 

3 Con la digitalizzazione ci ha fatto avanzare di almeno dieci anni

Se nel 2019 qualcuno avesse detto che nel giro di poco l’Italia si sarebbe digitalizzata, non ci avrebbe creduto nessuno. Didattica a distanza, esami in videoconferenza, lavoro da casa era pura fantascienza fino ad un anno fa e invece poi è arrivata la pandemia di coronavirus e, nel giro di poche settimana, abbiamo compiuto un balzo in avanti inimmaginabile. Certo è che, naturalmente, c’è il rovescio della medaglia e cioè è che ci siamo rotti il cazzo di stare a casa.

 

4 Ci ha offerto un’analisi approfondita sulle nostre vite e delle nostre priorità

Chiuso a causa delle restrizioni, ho avuto modo di poter fare ciò che sino ad ora potevo solo sperare. Ho avuto modo di gustarmi casa, la famiglia, il tempo libero e il mondo circostante. Mi sono accorto di non aver mai avuto abbastanza tempo per osservare ciò che mi circonda. In autunno, durante le passeggiate insieme al mio fedele labrador, ho avuto modo di notare cose a cui mai in vita mia avrei fatto caso: passeggiare tra le foglie che cadono, osservare animali che nemmeno sapevo esistessero dalle mie parti. Sono cose che non dimenticherò, mi ha insegnato che i ritmi lavoartivi che ho sempre sostenuto non sono necessari e che dovrò misurarmi meglio quando tutto tornerà alla normalità.

 

5 Finalmente abbiamo un po’ di distanziamento sociale

Se c’è una cosa che detesto è la stretta di mano. È un saluto che aveva senso ai tempi dei cavalieri, quando per far capire di non essere armati ci si salutava con la mano che normalmente avrebbe impugnato una spada. Parliamoci chiaro, c’è gente che non si lava e spesso mi fa davvero schifo dover avere a tutti i costi una qualuque forma di contatto. Se proprio devo, preferisco il fist bump. Spero che questa nuova abituidine perduri a lungo.
E cosa dire di quelli prima ti toccavano in continuazione mentre parlavano? Puff, spariti, sia ringraziato il cielo!
Grazie al distanziamento sociale dovuto al coronavirus ci sono meno persone che saltano le file, anzi finalmente un po’ ovunque si fa la fila in modo quasi ordinato, nessuna cozza attaccata addosso. Era ora!

 

In fondo… il coronavirus ha fatto anche cose buone!

Resta aggiornato sugli ultimi articoli scritti
Clicca qui per seguire il Blog su Telegram
Clicca qui per seguire il blog su Twitter